(Ispirato da L’allodola e i suoi figli e il padrone)
In una tranquilla giornata al circolo, Pino udì un giovane parlare con entusiasmo dei soldi ereditati da uno zio defunto, proclamando che avrebbe presto abbandonato il lavoro per vivere una vita da nababbo. Questa prospettiva spinse Pino, che non poteva certo permettersi di smettere di lavorare, a chiedere ai suoi figli di seguire il giovane per scoprire il suo piano.
Il giorno successivo, il figlio maggiore fece da spia al giovane erede.
Al ritorno a casa, Pino lo interrogò ansioso di scoprire i dettagli. Il giovane raccontò che il ragazzo aveva incontrato un amico barista che gli aveva consigliato investimenti in azioni petrolifere, quindi era andato dal fornaio Luigi che lo aveva indirizzato verso le criptovalute.
Infine, il giovane aveva scritto qualcosa su un foglio e si era addormentato, sognando di raddoppiare il suo capitale in un mese. Pino, con saggezza, decise di aspettare e vedere cosa avrebbe portato il giorno successivo.
Nel secondo giorno, il secondo figlio di Pino seguì l’erede.
Al ritorno, Pino fu nuovamente curioso dei dettagli. Il giovane spiegò che il ragazzo aveva visitato la zia Maria, che aveva lavorato come postina per 30 anni, la quale gli aveva suggerito di investire in un buono postale a lungo termine. Successivamente, si era recato dallo zio Franco, un esperto carrozziere che si considerava un mago nell’analisi dei grafici.
Ancora una volta, il giovane aveva scritto qualcosa prima di andare a dormire, riflettendo sulle sue opzioni.
Il terzo giorno, il figlio più giovane seguì il giovane erede.
Al ritorno, Pino lo interrogò sull’esperienza. Il figlio raccontò che il giovane era stato consigliato da un consulente che non gli aveva offerto investimenti immediati, ma gli aveva chiesto di riflettere sui suoi sogni e obiettivi. Il consulente avrebbe poi pianificato un percorso basato su tali aspirazioni, ma aveva avvertito che ci sarebbe voluto tempo per ottenere risultati significativi.
Il giovane erede, impaziente, aveva deciso che non aveva tempo da perdere e che avrebbe seguito i consigli del consulente il giorno successivo.
Pino, dopo aver sentito questo resoconto, ebbe un’illuminazione: “Ecco il consiglio che cercavo. Ricordate, ragazzi, ognuno deve fare ciò in cui è realmente competente.”
Pronunciando queste parole, Pino si recò dal consulente, diventando suo cliente per 40 anni, una testimonianza della saggezza di seguire i propri sogni e capacità anziché cercare soluzioni facili.
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