Buongiorno e buon sabato. Mai come in questo momento in cui corona virus ci sta cambiando il modo di vivere, questo Sorso capita come si dice a fagiolo.
Oggi infatti parliamo di un comportamento piuttosto diffuso il cosiddetto effetto gregge, che rappresenta la modalità con cui molti investitori approcciano il mercato.
Cerchiamo di essere più chiari con un esempio. Se domani mattina una nota marca di abbigliamento casual per giovani, lanciasse sul mercato un jeans molto particolare, molti ragazzi correrebbero in negozio a comprarlo.
Questo è un tipico esempio di effetto gregge, cioè davanti ad un capo di vestiario che comprano tutti, la massa si adegua al mercato.
Spesso gli investitori si comportano con loro denaro allo stesso modo, ad esempio, in un gruppo di persone si comincia parlare di investimenti , quello che tecnicamente ha maggior conoscenza del mercato propone un titolo da acquistare facendosi forza della propria diciamo qualità di leader.
A questo punto tutti compreranno quel titolo, senza tener conto se l’acquisto e in linea con le proprie esigenze e il proprio grado rischio.
Questa cosa accadde in maniera spropositata verso la fine degli anni 2000. La famosa bolla sui titoli tecnologici. In quei momenti ricordo gli assembramenti di persone davanti alla vetrina di una nota banca a guardare il televideo con i “pizzini” più disparati sui quali avevano appuntato nomi di società che io a malapena avevo sentito nominare e delle quali invece loro volevano acquistarne le azioni o addirittura partecipare alla quotazione in borsa. Chiaramente il nome glielo aveva fornito il cugino “che ne sapeva” oppure lo zio “pratico di televideo”. Quando poi la bolla è scoppiata sappiamo tutti come è andata a finire.
Adesso guardiamo anche l’altra faccia della medaglia. Prendiamo per esempio il momento che stiamo vivendo, molti investitori seguendo le indicazioni del mercato reagiscono in maniera impulsiva e si pongono nella condizione di vendere, ma il risultato che ottengono è una perdita certa.
Anche in questo caso possiamo parlare di un effetto gregge, in quanto gli investitori non tengono conto del proprio orizzonte temporale e dei propri obiettivi, ma sull’onda di un movimento in questo caso emotivo, si allineano alla situazione del momento senza mettere in discussione la scelta, perché la logica è quella “se lo fanno tutti sicuramente è la scelta giusta”.
Per chiudere questo Sorso settimanale, voglio ribadire un concetto che ormai vado predicando da tempo. Investire i propri risparmi non è una scelta fatta a caso di un qualcosa che ha una resa più o meno importante, non si tratta di comprare a casaccio quello strumento piuttosto di un altro. E non è neanche il consiglio di un guru finanziario piuttosto che un altro. Investire significa destinare le proprie risorse ad obiettivi di vita più o meno lunghi che ci consentano di realizzare i nostri desideri e di proteggere il nostro futuro.

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One response

  1. Gestire le proprie emozioni nei momenti più difficili ha sempre fatto la differenza..
    Se poi tutto questo è fatto da chi di finanza se ne intende allora le possibilità di farcela sono davvero importanti.
    Grazie per questi spunti sempre attenti al cliente

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