” Si investe meglio nei momenti peggiori.
Sono un vecchio cliente di Fideuram da più di 14 anni e desidererei portare a conoscenza dei lettori “Il Sole 24 Ore” la mia viva esperienza di “fondista” rivolgendomi soprattutto ai nuovi e giovani consumatori finanziari più che ai clienti che hanno sottoscritto Fondi comuni.
Ho iniziato acquistando Fonditalia nel 1973 (lire 8milioni e 200).
All’inizio del 1975 stavo perdendo soldi e la minusvalenza su 10 milioni investiti era sostenibile (-27%) e naturalmente non ci stavo e “bruciava”.
Il mio consulente in quell’anno mi propose di fare un versamento aggiuntivo di ulteriori 10 milioni per mediare il costo medio, ma io mi opposi e lo presi per matto.
Ma oggi posso dire che entrambi abbiamo commesso un errore: io di non avergli creduto, lui di essersi intimidito di fronte alla mia reazione e di non aver insistito con convinzione e determinazione per farmi capire che la proposta era davvero sensata.
Allora credevo di averci perso, pur non avendo liquidato, ma in realtà non mi rendevo conto di perdere un’ottima occasione per entrare anzitempo in “zona guadagno” e far rendere di più negli anni successivi la liquidità che intanto avevo lasciato in conto corrente. Se avessi ascoltato il mio consulente, oggi invece di avere 105 milioni ne avrei avuti 250.
Perché ho raccontato questa mia esperienza? Semplice. Perché centinaia di migliaia di risparmiatori stanno oggi commettendo lo stesso mio errore del 1975 e migliaia di consulenti finanziari dovrebbero con convinzione e determinazione far capire e motivare i loro clienti che è nei momenti di grande ribasso e “perdita” che si possono cogliere delle enormi opportunità. “
SILVANO CALABRESI (Padova)
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