Come tutte le favole anche questa comincia con: C’era una volta una donzella che amava il mondo della finanza e voleva ardentemente conoscere i sette elementi,
Obbligazionolo, Azionolo, Fondolo, Gestionolo, Certificatolo,,Polizzolo, Valutolo.
Una mattina la ragazza si inoltrò tra i meandri della finanza e cominciò poco a poco a conoscere gli elementi un po’ di questo, un po’ di quello, senza una logica, ma solo per il gusto di assaggiare.
Le cose sembravano andare bene e gli assaggi diventano sempre più grandi, e i bocconi sempre più succosi.
Ogni giorno aggiungeva qualcosa alla sua ricetta e già si sentiva confidente di aver capito come poter miscelare gli elementi per gustarseli nel migliore dei modi.
Gli specaluturini erano molto nervosi perché con tutta quella tranquillità sui mercati non riuscivano a guadagnare abbastanza, è noto che questi nel torbido navigano meglio, facevano perciò di tutto per movimentare il mercato.
Un giorno si scatenò un gran temporale, venti di guerre commerciali e di cambi di governo si prospettavano all’orizzonte.
Il mercato dove i sette elementi vivevano era frustato da alti e bassi di umore, i cantastorie del paese ogni giorno osannavano i rialzi o proclamavano sciagure ad ogni ribasso.
Gli specaluturini erano contenti, con tutte quelle notizie contrastanti gli investitori meno avvezzi avrebbero fatto mosse sbagliate e loro erano pronti ad approfittarne.
La nostra eroina in un primo momento, ancora fiduciosa, non fece molto caso a quello che stava succedendo pensando che tutto sarebbe passato a breve.
Purtroppo i cantastorie ogni giorno mandavano i loro messaggi nefasti e piano piano riuscirono a minare le convinzioni della damigella.
Il tempo passava e le cose sembravano non migliorare, dopo i cantastorie anche i vicini di casa cominciarono a dare messaggi che andavano a intaccare sempre più le convinzioni della damigella.
In un primo momento vide azionolo e i suoi simili oscillare più di obbligazionolo e cominciò a pensare che forse sarebbe stato meglio liberarsene, man mano la sua convinzione cresceva fino a che presa dallo sconforto stava pensando di vendere tutto.
Preso il coraggio a due mani si incamminò per andare a fare quello che si era ripromessa, durante il cammino però trovò la casa di Consulenzio che era conosciuto per la sua saggezza nel gestire questi momenti, era indecisa se entrare o proseguire: entrò.
Consulenzio la fece entrare ed ascoltò la sua storia e dopo averla rincuorata le consigliò di non vendere, ma di sfruttare il vento a suo favore offrendosi come timoniere, la donzella accettò.
I venti passarono la burrasca finì e la ragazza si accorse che con l’aiuto del suo timoniere aveva fatto molta più strada di quello che pensava.
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