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L’altro giorno mi sono imbattuto in un articolo che parlava di Warren Beffet, l’uomo che ha fatto degli investimenti la sua ragione di vita nel quale erano  riportati i comportamenti che l’hanno guidato nella sua “carriera” da investitore.

La frase che mi ha colpito di più è stata: “Bisogna essere pazienti: non si produce un bambino in un mese mettendo incinte nove donne.”

Dietro questa frase ci possiamo trovare il succo della filosofia di Buffett, infatti il grande investitore professa sempre calma e lungo periodo per gli investimenti, ricordo una sua intervista nei primi anni 2000 in cui dichiarava “Il nostro periodo di investimento ideale è per sempre”.

Oltre al lungo periodo tra i cavalli di battaglia di Buffett c’è l’investimento azionario che permette di avere un guadagno più importante rispetto ad uno nel nel reddito fisso, naturalmente rispettando gli orizzonti temporali.

Purtroppo spesso gli investitori non hanno la forza di Buffett e ad ogni stormir di fronde  si scordano il lungo termine e vendono, quando i mercati scendono si mettono in discussione le scelte fatte e si liquida, perchè, malgrado la razionalità consigli di stare investiti, l’emozione ha il sopravvento.

Tutti conosciamo la vicenda di Ulisse che si fa legare al palo della sua nave durante il viaggio di ritorno a Itaca per evitare di cadere nel tranello delle sirene che volevano attirarlo con il loro canto.

Resistere alle sirene non è facile il loro canto inebria ed attira e ci fa perdere il raziocinio.

Siamo soggetti ogni giorno al canto delle sirene, i canali social, giornali, telegiornali e chi più ne ha più ne metta, sirene che ci portano a fare spesso scelte sbagliate o guidate da mode.

Proviamo a pensare ad un contadino che decide ogni anno di  cambiare tipo di coltivazione o animali da allevare, ad esempio sullo slancio di nuove mode, un anno i kiwi, l’anno dopo il mango etc, un anno gli struzzi, l’anno dopo i cavalli.

Se il nostro contadino si comportasse in questo modo dovrebbe reinventare il proprio lavoro ogni anno.

Un articolo che ho scritto di recente segnala questo come uno dei bias comportamentali che maggiormente influenzano gli investitori,   https://www.sergiorotaconsulenza.it/2020/03/14/cinque-errori-da-non-commetter-con-gli-investimenti-effetto-gregge/ portandoli a fare scelte sbagliate.

Probabilmente l’amnesia è la patologia migliore per un investitore,

Un investitore che soffre di amnesia si dimentica delle correzioni di mercato e continua ad investire non perdendo il rialzo che si ha dopo ogni crisi, si dimentica dei suggerimenti dei guru del Bar sotto casa e di quello che legge sui giornali.

Chiaramente questa è una provocazione, l’unica alternativa all’amnesia è l’educazione finanziaria e la pianificazione fatta con un consulente, queste due variabili insieme ci permettono di fare scelte oculate e in linea con i nostri obiettivi.

Perché scegliere di pianificare è vincente? Perchè un consulente ha dalla sua l’educazione finanziaria che deriva dal lavoro, gli strumenti per la pianificazione ed in ultima analisi il fatto di poter razionalizzare quando i mercati oscillano.

Non tutti possiamo diventare milionari come Warren Buffett, ma sicuramente possiamo raggiungere i nostri obiettivi.

Ci sono quindi due strade, provocarsi un’amnesia o scegliere un consulente con cui fare la vostra analisi finanziaria.

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