Che il mondo stia cambiando è chiaro, stanno venendo meno  alcune delle certezze che hanno contraddistinto la nostra storia. Anche una certezza come la “Posta” sta cambiando, perché?

Fino a qualche anno fa lasciare vincolati i propri risparmi per lungo tempo, sotto forma di obbligazioni bancarie o ancora meglio di buoni postali voleva dire portarsi a casa rendimenti decisamente interessanti. 

I nostri “vecchi” dicevano: porta i dané in Posta e vedrai che dopo tot anni, raddoppiano o addirittura triplicano di valore. In effetti era così. Ma purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, le condizioni sono cambiate anche per la Posta. Innanzi tutto la cosiddetta Posta è ormai una SPA a tutti gli effetti anche se a maggioranza statale, le regole e le condizioni del mercato valgono per lei allo stesso modo degli altri istituti.  “Il Sole 24 Ore” qualche settimana pubblicava questa tabella sui rendimenti dei titoli postali dove si vede un crollo dei rendimenti. Se ci pensate bene, perché una società quotata in borsa che non ha problemi di di debiti, dovrebbe offrire re rendimenti diversi dal mercato ?L’altro giorno un signore dichiarava che lui in Posta guadagnava di più,peccato che il prodotto che sventolava non fosse un buono, ma uno strumento un po’ più rischioso, altro dato che fa capire che la posta colloca strumenti simili agli altri istituti.

Non più tardi di qualche giorno fa, sentivo per radio uno spot pubblicitario che evidenziava il fatto che Poste Spa ha stipulato un accordo con una delle prime è più serie società indipendenti di Consulenza Finanziaria cioè Money Farm, per offrire ai suoi clienti la possibilità di operare online su prodotti e strumenti di risparmio gestito. Fondi, gestione patrimoniali, ETF. Ne più nemeno di quello che si fa in qualsiasi banca o rete italiana oggi.

Una cosa di cui forse un investitore dovrebbe tenere conto è la professionalità di chi assiste il cliente nell’offerta di strumenti finanziari. Non voglio dire che in Posta manchi la professionalità, anzi, ma da questo punto di vista penso che in Posta l’esperienza sia ancora un tantino da testare, perché se le banche è le reti da decenni propongono investimenti strutturati e sofisticati, in Posta solo da pochi anni vengono trattati certi argomenti, e quindi l’esperienza al riguardo sarà sicuramente inferiore ad altre realtà. Dopotutto in un mercato a tassi zero era normale che anche il soggetto che veniva ritenuto tra i più sicuri in assoluto dovesse orientarsi verso strumenti che gli consentono di diversificare maggiormente la sua offerta a favore dei clienti, a scapito perciò della sicurezza.

Per concludere mi viene da dire come dico spesso, che in finanza non ci sono pasti gratis pertanto rivolgiamoci all’operatore che prediligiamo, ma non facciamoci abbindolare da risultati e numeri fuori dagli schemi.

Se vuoi evitare sorprese spiacevoli sai a chi devi rivolgerti.

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