Studiare e apprendere sono sempre state priorità fondamentali nella mia vita. Tuttavia, l’avvento dei social network ha portato a situazioni in cui persone conosciute esprimono opinioni su qualsiasi argomento, anche senza la necessaria competenza. Non si tratta di impedire loro di esprimersi, ma piuttosto di evidenziare la mancanza di preparazione su determinati temi.

Ho avuto un incontro con un conoscente che, pur sostenendo la pericolosità dei vaccini anti-COVID con argomentazioni pseudoscientifiche, è stato incapace di rispondere a una semplice domanda di biochimica di base. Questo episodio mi ha spinto a consigliargli di approfondire la biochimica prima di discutere su tali temi.

Recentemente, ho letto un articolo sul Sole 24 Ore che affrontava il fenomeno dei Fin influencer. È emerso che, anche se sei altamente preparato, pubblicare dichiarazioni finanziarie sui social media richiede consapevolezza, poiché il pubblico può variare notevolmente in età, esigenze e conoscenze finanziarie.

Non ho nulla contro gli influencer, ma è importante notare che le affermazioni finanziarie possono influenzare scelte che hanno conseguenze serie. Un cartello fuori da uno studio medico mi ha ricordato l’importanza di rivolgersi a professionisti anziché affidarsi esclusivamente a informazioni online, diceva: “Chi viene da me per un secondo parere dopo aver consultato Google, deve rivolgersi prima a Yahoo”.

Spesso, i clienti mi chiedono consigli su investimenti basati su notizie televisive o internet. Tuttavia, la riflessione congiunta è fondamentale per decidere se un investimento sia adatto alle loro esigenze. Questo approccio è un modo corretto di utilizzare i media e di investire in modo consapevole.

Il fenomeno dei Fin influencer non è limitato all’Italia; in Francia, addirittura, si richiede un “patentino” per pubblicare. Sul Sole 24 Ore si sottolinea la preoccupazione legata al basso livello di educazione finanziaria in Italia, ci posizioniamo c come conoscenza dietro a molti paesi evoluti ed a qualcuno che riteniamo meno evoluto di noi.

Inoltre, l’articolo mette in guardia dai facili guadagni e rendimenti eccezionali, ricordandoci che in finanza non ci sono pasti gratis.

Il nostro sistema limbico, guidato dalle emozioni, può essere ingannato dai facili guadagni, e quindi è cruciale evitare decisioni affrettate e senza la dovuta analisi in campo finanziario.

Un’ultima riflessione mi è nata parlando con un ragazzo che mi ha detto “se vuoi avere le risposte giuste in rete devi fare le domande giuste, ma questa cosa è la più difficile, perché la rete non ti fa domande di conferma e quindi rischi di avere una risposta che non è corretta” quindi se devo fare le domande corrette devo sapere di cosa parlo.

Non ho idea di che impatto avranno i  Fin infuencer, ma sono sempre più convinto che senza preparazione non si va da nessuna parte e che tutto ciò che ottieni dalla vita si debba guadagnarselo, come dicevo non ci sono pasti gratis.

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