Si sta avvicinando la fine del 2023 ed è giunto il momento per una breve analisi di quanto accaduto ai mercati e alle economie nell’anno che sta finendo, e perché no, ci metto anche qualche mia riflessione sul 2024.
Abbiamo iniziato l’anno con una situazione abbastanza complessa, inflazione ancora in rialzo, tassi di interesse in salita e previsioni economiche abbastanza cupe. Il quadro geopolitico molto teso principalmente per il conflitto Russo Ucraino che non facevano ben sperare per il futuro.
I mercati hanno percorso la prima parte dell’anno iniziando un recupero sulla parte azionaria sperando in una stabilizzazione delle situazioni macroeconomiche e politiche, rialzo non accompagnato dai mercati obbligazionari che hanno continuato a soffrire fino a tutto l’autunno per le attese di ulteriori rialzi dei tassi e previsioni di un’inflazione ancora in rialzo.
Agosto settembre e ottobre sono stati mesi molto negativi che hanno vanificato il recupero dei primi 8 mesi , riportando tutto ai valori ‘sacrificati’ di inizio anno.
Ad ottobre, in un clima critico per i mercati, si è aggiunta la paura generata dall’attentato di Hamas in Israele che ha innescato una nuova guerra non lontano da noi. I mercati hanno reagito molto male con paure per il rialzo del costo dell’energia e conseguente nuovo ulteriore aumento dell’inflazione.
A novembre invece, si è avuto la sensazione che l’inflazione stesse toccando il picco e fosse iniziata la discesa, infatti sia negli Stati Uniti che In Europa sono arrivate le prime conferme della rapida inversione di tendenza sui prezzi.
Finalmente i mercati si sono convinti che i tassi non sarebbero più saliti e che nel corso del 2024 le banche centrali inizieranno l’operazione di taglio dei tassi, visto che l’inflazione sta rientrando vicino all’obiettivo del 2%.
E’ bastato questo dato, nonostante nessun accenno alla soluzione delle guerre in corso in Ucraina e a Gaza, perché i mercati ritrovassero la via del rialzo, recuperando quanto perso nella prima parte dell’anno e una parte del terreno perso nel 2022.
Anche i mercati obbligazionari stavolta hanno seguito le azioni, e quindi anche i nostri fondi più prudenti, che avevano deluso fino a pochi mesi fa, hanno iniziato la fase di recupero tornando su valori accettabili.
Cosa mi aspetto per il 2024?
Nella prima parte dell’anno probabilmente questa tendenza positiva continuerà ma con meno enfasi. Infatti il recupero dei settori tecnologici è stato molto forte e pensare ad una pausa non sarebbe sbagliato (e salutare)
Molti settori come quello delle Energie rinnovabili ed i consumi discrezionali hanno recuperato poco (potrebbe interessarti) e potrebbero invece dare il cambio al settori che sono saliti maggiormente. Anche sulle obbligazioni probabilmente il recupero ha ancora strada da fare e nei primi mesi del 2024 dovremmo ancora beneficiarne.
A questi valori, i mercati sono correttamente valutati in Europa e non proprio a buon mercato negli USA. Probabilmente siamo passati da una situazione di troppo pessimismo ad una di troppo ottimismo, soprattutto sui mercati oltre oceano.
L’unica area importante del mondo che non ha seguito il recupero e’ stata quella Cinese.
La seconda economia del pianeta sta affrontando questioni serie tra cui la più importante riguarda la crisi del settore immobiliare che ha depresso la propensione al consumo dei cittadini.
Le borse cinesi hanno perso (cumulativamente) nel 2022 e 2023 oltre il 40%. Le valutazioni oggi sono bassissime , meno di un quarto di quelle americane.
E’ possibile che il nuovo anno potrà rivelarsi l’anno del recupero per questi mercati.
Gli analisti si aspettano che il governo di Pechino possa mettere in campo misure enormi e straordinarie per sostenere i consumi e per salvare le compagnie immobiliari in profonda crisi.
La Cina non può permettersi di perdere credibilità sui mercati internazionali, e le autorità faranno di tutto per riconquistarla. In un’ottica di medio periodo oggi può essere un’opportunità.
In generale per tutte le economie sono comunque sempre sul campo varie minacce che vanno tenute sotto osservazione:
◦ Il peggioramento delle tensioni internazionali con coinvolgimento diretto di Iran e Stati Uniti nei conflitto mediorientale.
◦ La non composizione del conflitto Ucraino che potrebbe mettere a rischio altri paesi dell’area e comportando la reazione dei paesi Nato.
◦ L’inflazione che potrebbe rialzare la testa rallentando le aspettative di taglio dei tassi.
Conseguenza di quanto sopra potrebbe essere un momentaneo rialzo improvviso dei prezzi dell’energia che comprometterebbe il percorso di discesa dell’inflazione.
Qualcosa è stata fatta sui nostri portafogli nel 2023 e qualcosa faremo nel 2024.
Ti auguro un gioioso periodo di festa insieme a tutte le persone a te care, ricordando sempre che nonostante tutto stiamo ancora vivendo nella parte del mondo più sicura dove libertà e democrazia esistono e resistono.
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