In questi giorni un senso di insicurezza mi sta invadendo, ci troviamo di fronte ad una situazione incredibile, l’Italia sta rischiando di essere declassata e il nostro debito pubblico , cioè i titoli di stato, acquistati dalla BCE che ieri si è dichiarata disponibile ad acquistare Junk bond, letteralmente titoli spazzatura, o addirittura acquistati da altri investitori/speculatori, ma non più nostri.
Cosa vuol dire tutto questo?
Provate a pensare di avere un debito con una finanziaria per un auto, non pagate le rate vi tolgono la macchina, per tenerla dovete: saldare.
Lo stesso vale per il nostro dedito, abbiamo emesso titoli di stato per finanziare opere pubbliche, spesso mai fatte, o per rifinanziare debito, cioè vecchi titoli di stato in scadenza.
Fino a quando la situazione politica era stabile e si lavorava, ci lasciavano fare, ma oggi la situazione politica non è tra le migliori, e voglio essere bravo, e la situazione economica non certo rosea, ecco perché non sono più propensi a lasciarci fare.
Negli anni scorsi mi sono quasi sentito in difetto quando dicevo ai clienti, abbiamo case in Italia, lavoro in Italia diversifichiamo i fondi nel mondo per non rischiare la concentrazione, li ho così salvaguardati da un errore tipico dell’investitore italiano. https://www.sergiorotaconsulenza.it/2020/02/15/cinque-errori-da-non-commettere-negli-investimenti/
Bene oggi mi trovo nella convinzione di aver fatto bene, nel breve periodo magari con i tassi dei BTP potevano fare buoni risultati in questi anni, ma sicuramente non sono mai stati esposti al rischio di vedere il valore dei loro titoli declassati del 30- 40 % in un giorno.
Una situazione simile l’abbiamo vista nel 2011 esattamente a settembre spread a 500 e valore dei titoli crollati, si può obiettare che poi sono risaliti, verissimo e sono andati, aggiungo io, a valori sopra il valore nominale di parecchio.
Le oscillazioni dei titoli di stato sono state simili a quelle delle azioni ed anche il rischio si è allineato.
Pensare ad un declassamento del nostro debito, cioè essere etichettati come quelli che non pagano le rate, ci porterà ad avere un contraccolpo sul valore dei nostri titoli, che non sarà facilmente recuperabile come in passato, perché se saremo meno credibili saremo anche meno finanziabili.
Facciamo ordine, tutto ciò che esiste sul mercato deve sottostare alla legge della domanda e dell’offerta, se la domanda è poca e l’offerta alta devo abbassare il prezzo per vendere, se la domanda è alta e l’offerta bassa posso alzare il prezzo.
Mettiamoci nei panni di un’investitore, non di uno speculatore, e chiediamoci, comprerei volentieri il titolo di una nazione poco affidabile? Naturalmente no per cui la domanda dei titoli potrebbe scendere e quindi il prezzo con lei.
Altra faccia della medaglia se il debito viene declassato banche e assicurazioni non potranno più tenere titoli in portafoglio, il patto di stabilità Che vuole tutelare gli investitori lo vieta, perciò lo devono vendere, quindi aumenta l’offerta e il prezzo scende.
Chiediamoci, se ci declassano cosa succederà ai nostri titoli?
Credo sempre di più di avere fatto il bene dei miei clienti difendendoli da questi rischi.
Se vuoi valutare il tuo rischio di portafoglio non esitare a contattarmi.
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