Questo dubbio, che molti clienti esprimono con frasi come “meglio i dividendi o le cedole?” è paragonabile a questioni esistenziali come “essere o non essere” o “meglio l’uovo oggi o la gallina domani?”. La risposta, in tutti i casi, è una sola: dipende.
Dividendi e cedole, pur rappresentando entrate finanziarie sul conto corrente, hanno origini e logiche completamente diverse. Per fare la scelta giusta, è importante comprenderne le differenze.
I dividendi derivano dagli utili generati dalle aziende e vengono distribuiti agli azionisti. La loro caratteristica principale è la variabilità: possono essere distribuiti o meno, a discrezione dell’azienda.
Se il tuo obiettivo è un flusso costante di dividendi, la strategia migliore è puntare su aziende solide e strutturate, che hanno storicamente garantito una distribuzione regolare. Tuttavia, è fondamentale ricordare che i dividendi non sono mai certi e possono variare in base ai risultati aziendali.
Come azionista dell’azienda devo essere cosciente che partecipo come si dice sia al buono che al meno buono della gestione.
Le cedole, invece, derivano dalle obbligazioni, ossia prestiti concessi da investitori a un’azienda o a uno Stato. In cambio del capitale prestato, l’emittente paga periodicamente una cedola e, solitamente, restituisce il capitale alla scadenza.
Le obbligazioni tendono a oscillare meno rispetto alle azioni, rendendole ideali per chi non vuole o non può tollerare elevata volatilità. Tuttavia, il rischio non è nullo. Il valore delle obbligazioni varia in base alla solvibilità dell’emittente: più alta è la probabilità di insolvenza, maggiore sarà la cedola per compensare il rischio.
Ad esempio, un titolo di Stato di un Paese emergente offrirà una cedola più alta rispetto a un titolo italiano, che a sua volta sarà più remunerativo di un titolo tedesco. Questo riflette il rischio percepito: maggiori rischi, maggiori potenziali guadagni.
Perché scegliere uno o l’altro?
Chi desidera stabilità e minore esposizione al rischio dovrebbe orientarsi verso le obbligazioni. Tuttavia, per ottenere un potenziale rendimento superiore, è possibile considerare le azioni che distribuiscono dividendi.
Le azioni, oltre a generare dividendi, possono apprezzarsi nel tempo, offrendo un rendimento complessivo spesso superiore alle obbligazioni. Ovviamente, anche in questo caso il rischio è un fattore determinante. Le aziende consolidate garantiscono dividendi più stabili, ma di importo inferiore rispetto a quelle emergenti, che utilizzano dividendi elevati per attirare investitori.
Per chi cerca stabilità, le obbligazioni possono essere la scelta migliore.
Se sei attratto dall’idea di guadagni superiori e sei disposto a tollerare un po’ di rischio, le azioni con dividendi potrebbero fare al caso tuo.
Analizzare il tuo profilo di rischio e i tuoi obiettivi finanziari per comporre un portafoglio bilanciato tra azioni ed obbligazioni potrebbe essere la scelta.
Conclusione: la scelta è personale
Alla fine, la decisione tra dividendi e cedole dipende da te, dal tuo profilo di rischio e dai tuoi obiettivi.
A questo punto, lascio a te la domanda: su cosa punterai? Azioni o obbligazioni?
La risposta migliore è quella che tiene conto della tua vita, delle tue esigenze e dei tuoi sogni. Come mi hanno detto recentemente due giovani che ho aiutato con il loro mutuo: “Ci hai fatto capire che il mutuo è parte della nostra vita, non solo un contratto. Ora capisco perché mio padre ci ha consigliato di rivolgerci a te per una vera consulenza”.
Fai la scelta giusta per te, perché il denaro non è solo una questione di numeri, ma di significato e scopo.