Il concetto di tecnologia legata all’educazione è apparso a metà del 1900, viene attribuito a Skinner con la sua pubblicazione “The science of Learning and the art of the teaching” del 1954, anche se alcune scuole di pensiero lo attribuiscono a James Finn (1960) la paternità della “Educatiolal Technology”.
Come si lega il settore dell’educazione alla finanza?
L’educazione a distanza rappresentava nel preCovid un asset che era già in crescita, ma la pandemia ha accelerato di 5-10 anni rispetto alle previsioni il periodo di maturità come si vede nel grafico che viene comunemente usato per il ciclo di vita di prodotti e servizi, la pandemia ha creato una rottura che ha cambiato lo sviluppo del settore.
Durante la pandemia in Cina sono state scaricate 127 milioni di App per l’educazione a distanza, quasi il doppio di quelle scaricate nel pre-pandemia.
La diffusione delle app non si è avuta solo in Cina, ma in tutti i paesi dal Brasile all’India, questo perché il 98% degli studenti mondiali ha dovuto affrontare la didattica da casa sono state perciò coinvolte tutte le nazioni.
Pensiamo all’ EdTech solo per la didattica per le scuole, ma dobbiamo tenere conto anche dei corsi per la formazione aziendale e anche per quelli di crescita personale.
Coursera società statunitense che si occupa di corsi di crescita personale ha visto quintuplicare le proprie iscrizioni a causa della pandemia.
Durante la crisi abbiamo visto didattica a distanza, non solo lezioni, ma anche la possibilità di interazione insegnante genitori alunni Seesaw che permette di creare agli alunni portafogli digitali da condividere con insegnanti e genitori ha decuplicato le iscrizioni a marzo 2020.
Google classrooms che dà la possibilità di condividere materiale didattico nel mese di marzo 2020 ha raggiunto 100 milioni di utenti.
Numeri impressionanti per le app di formazione, lo stesso trend di crescita che sta avendo la digitalizzazione.
Il 23 dicembre un’azienda che ha 500 anni come Beretta affermava per voce del suo presidente che il futuro è possibile solo attraverso la diogitalizzazione e la rivisitazione dei processi basata sui dati.
Se questo vale per una società come Beretta deve valere ancor di più per le nuove aziende.
Gli articoli finanziari evidenziano sempre di più che i gestori di fondi e di patrimoni sono molto attenti all’evoluzione digitale delle aziende, una bassa digitalizzazione può significare bassa crescita e quindi non è appetibile comprarla.
Non digitalizzare vuol dire accettare di essere accantonati gradualmente dal mercato ie quindi dagli investitori.
Tecnologia come idea di investimento per il 2021, ma attenzione come tutti i veicoli prima di guidarli bisogna conoscerne le caratteristiche, settore giovane e volatile, quindi grandi opportunità, ma anche qualche rischio, affrontare magari con il caro e vecchio PAC questo mercato potrebbe amplificarne la potenzialità.
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