Metterci il cuore

Mi capita sovente di guardare posizioni che i potenziali clienti hanno nelle altre banche. Questa settimana mi è capitato di monitorare tre posizioni dello stesso istituto: ho scoperto che tre clienti, con età e situazioni diverse, avevano tutti e tre gli stessi prodotti. La cosa che mi ha lasciato molto perplesso è che le tre posizioni che ho analizzato erano la prima di un ragazzo di 27 anni e l’ultima di un signore di 78. O i dipendenti di questa banca amano gli stessi fondi, tutti della casa di investimento dell’istituto, oppure… Potrebbe sembrare una coincidenza ma, come dice un noto personaggio di una serie televisiva, le coincidenze non esistono.

Tutto questo mi ha fatto riflettere su due necessità: la prima, dare a tutti gli Italiani un consulente finanziario, che abbia la possibilità di usare tutti gli strumenti del mondo investibile senza vincoli; la seconda, insegnare a tutti gli investitori cosa voglia dire pianificare. Non è possibile che una persona di 27 anni, con ancora tutta la vita davanti, abbia gli stessi investimenti di un uomo di 78 che vuole – parole sue – “capire come far pagare meno tasse ai figli”. Un ragazzo di 27 anni ha esigenze e obiettivi completamente diversi, e quindi di conseguenza ha bisogno anche di strumenti diversi.

Capisco però che lasciare la strada vecchia per la nuova possa essere difficoltoso. A tal proposito voglio riportare una testimonianza di un mio cliente che durante una chiacchierata mi ha detto: 

“Devo dire che, il giorno che ho deciso di lasciare la banca tradizionale per essere seguito da te, avevo mille dubbi: avevo paura di perdere il contatto con il mio denaro, perché la mia banca non era più sotto casa. Durante il periodo iniziale della nostra collaborazione ho tenuto aperti entrambi i rapporti, per avere una via di fuga. Dopo poco tempo mi sono però reso conto che c’era una differenza sostanziale tra come mi tratti tu e come ero trattato nell’altra banca.

Se dovessi evidenziare le differenze più importanti direi:

1. Le domande: mi hai chiesto più tu della mia famiglia nel primo incontro che l’altra banca in vent’anni, e mi rendo conto che ogni volta che ci vediamo mi chiedi direttamente o indirettamente altre informazioni.

2. Le informazioni: leggo regolarmente i tuoi post e i tuoi articoli, mi è anche capitato di chiamarti perché avevo letto una cosa e tu mi hai dato risposte e chiarimenti. Ho apprezzato molto quando facevi i video in piena pandemia, ti ho chiamato e ti ho ringraziato perché mi hai fatto calare l’ansia.

3. Con te mi sento tranquillo: sai dove voglio arrivare e perché risparmio, infatti me lo ricordi tutte le volte, e ogni tanto mi hai anche bacchettato perché mi facevo attrarre dalle sirene, la storia di Ulisse me l’hai ripetuta un sacco di volte! (ride, N.d.S.)

4. Mi hai aiutato anche nella scelta delle assicurazioni, dandomi consigli anche sulla RC auto nonostante tu non ti occupi di queste assicurazioni: quando ho un problema io ti sfrutto, ovviamente in senso buono, perché stimo molto la tua opinione.

5. Oggi mi sento molto più preparato sugli investimenti, e lo devo a te.”

Queste parole mi hanno fatto molto piacere, come mi hanno fatto particolarmente piacere gli auguri di compleanno di una cliente che pochi giorni fa mi ha scritto: “Un augurio sincero ad un uomo che mette il cuore in quello che fa”.

Non penso di essere il più bravo, ma una cosa è sicura: se hai un problema, un dubbio o una necessità io ci sono. E stai certǝ che ci metterò tutto il cuore di cui dispongo.

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