Notizie belle e notizie brutte

Smiling Sphere Balloon in the middle of grey crowd. ( 3d render )

Il grande illusionista è colui che, mentre sposta la nostra attenzione sulla mano destra, con la mano sinistra crea l’illusione che ci farà restare con la bocca aperta. Sui mercati finanziari a volte succede la stessa cosa: mentre siamo intenti su una notizia, dall’altra parte qualcuno ci ha apparecchiato l’inganno. 

Prendiamo ad esempio la notizia della stretta monetaria e del possibile rialzo dei tassi da parte delle Banche Centrali che ha echeggiato durante questa settimana, facendo correggere i mercati. L’investitore poco avveduto oppure poco informato corre a vendere oppure si spaventa: cosa che fa gioco a chi vuol fare speculazione, e che cavalca e fa risuonare in modo pesante la notizia con lo scopo di trovare investitori che si intimoriscono e vendono.

Andiamo in profondità alla notizia. Il fatto che le Banche Centrali diminuiscano la liquidità sul mercato o alzino i tassi che notizia è? Molto semplicemente le banche ritengono che l’economia vada abbastanza bene per cui non ha bisogno di ulteriori incentivi: questa è una notizia buona o cattiva? Se l’economia va bene, la notizia può sicuramente ritenersi positiva. Analizziamo ancora di più e chiediamoci: perché le Banche Centrali immettono liquidità e abbassano i tassi? Quando l’economia non va bene, le banche fanno di tutto per dare incentivi che possano permettere alle aziende di crescere: abbassano i tassi, questo significa cioè che il denaro costa meno. 

Facciamo un esempio. L’azienda A ha bisogno di un milione di euro per creare una nuova linea produttiva che le permetterà di crescere, di assumere nuovo personale e di soddisfare anche l’azionista; se il costo del denaro (cioè il tasso a cui l’azienda paga per il prestito) è il 5 per cento, l’azienda pagherà 50.000,00 € di interessi; se il tasso è il 2 per cento il costo sarà di 20.000,00 €: denaro che l’azienda può investire altrove. Quindi se la Banca Centrale vede che l’economia zoppica, abbassa il costo del denaro per permettere alle aziende di avere prestiti a basso costo; se vede invece che l’economia cresce, alza i tassi per evitare ad esempio un eccessivo indebitamento delle imprese. 

Il Maestro Oogway in Kung Fu Panda diceva: esistono solo le notizie, non sono né belle né brutte. Anche in Finanza vale la stessa cosa. Come ripeto sempre, se abbiamo un obiettivo ben chiaro e una visione limpida di dove vogliamo andare, le notizie che influenzano un giorno, un mese, non ci devono toccare. Viceversa conoscere dove presumibilmente andrà il mondo nel lungo periodo potrebbe essere fondamentale.

Una delle cose, forse la più importante, che mi pongo come obiettivo con i miei clienti è quella di formarli e di renderli consapevoli di quello che fanno. Non pretendo che diventino dei nerd della Finanza, ma almeno che sappiano a grandi linee cosa si fa. Quando andiamo a scuola guida non ci insegnano a cambiare lo spinterogeno o a resettare la centralina elettronica, ma a guidare e a sapere che il motore va acceso, che bisogna fare benzina e così via. Allo stesso modo anche in Finanza devo sapere come si guida, avere cioè ben chiari obiettivi e visione, mentre per quanto riguarda il motore devo lasciare che sia qualcun altro a resettare la centralina.

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