Quando si parla di strategia e tattica pensiamo subito a qualcosa legato al mondo militare o al massimo relativo ad una squadra di calcio o ad un team sportivo in genere, cosa c’entrano quindi la tattica e la strategia con gli investimenti finanziari?
La strategia rappresenta il perché si fanno le cose, la tattica il come queste cose vengono fatte.
Quando si approccia un investimento finanziario di solito si predilige la tattica alla strategia, si identifica cioè lo strumento e in quello si va ad investire.
Pensare ad una manovra militare in cui si sa perfettamente come fare le cose, ma non si è a conoscenza del perché farle, avrà certamente vita breve, cioè sappiamo che dobbiamo attaccare in una certa direzione ma non sappiamo perché in quella direzione e a cosa porterà questa scelta.
I maggiori condottieri del mondo sono riconosciuti come strateghi e non come tattici, perché è molto più complesso fare una strategia che fare una tattica, la quale è una conseguenza della prima.
Sun Tzu nel suo libro “L’arte della guerra” scriveva “Tutti possono vedere le mie tattiche, nessuno può conoscere la mia strategia”
Ecco perché è così difficile all’interno degli investimenti finanziari creare degli obiettivi, cioè il perché faccio le cose, strategia, piuttosto che acquistare strumenti che mi possono dare più o meno risultati, tattica.
Quale potrebbe essere un approccio importante per creare una strategia adatta alle nostre esigenze ecco la domanda da porsi.
Bisogna partire dal concetto che la strategia è un piano, più approfonditamente si dettaglia il piano di azione e più sene creano e maggiore sarà il successo.
Quando chiedo ai clienti perché fanno un fondo per i nipoti per esempio, mi rispondono che lo fanno perché li potrà aiutare se vogliono acquistare casa, o negli studi, o per il matrimonio o……
Questa è la prima parte della strategia, cioè individuazione del problema, aiutare i nipoti.
Seconda parte della strategia è individuare per ogni sotto problema, la quantità di denaro da accantonare, non è lo stesso per una casa o per lo studio quindi individuare l’obiettivo, o i piani d’azione.
Facile non credo proprio, ma una buona strategia permette di variare in corsa l’obiettivo finale con una fatica minore rispetto a non avere nessuna strategia.
Facciamo un esempio, accantono senza uno scopo e metto da parte per mio nipote 100 € al mese per 15 anni, cioè 18.000,00 euro totali, bastano per l’università? Forse si, ma forse no dipende dall’Università se la fa in Italia o meno, se deve alloggiare o meno….
Un l’analisi dei costi presunti fatta a priori potrebbe stabilire ad esempio che mediamente una università costi per 5 anni 5.000,00 di tasse all’anno e che un appartamento condiviso 300 euro mese cioè 2.700,00 all’anno per 9 mesi o 3.600,00 per 12 cioè 13.500,00 o 18.000,00 da aggiungere ai 25k di tasse, e mi fermo quì, naturalmente le cifre sono ipotetiche ed inventate.
Sul corriere della sera Manuela Gabanelli parlava di 27.000,00 € per una triennale e 45.000,00 € per una magistrale, quindi le mie cifre non sono poi molto sbagliate.
Il nonno prima scoprirà che i suoi 100,00 € se vuole aiutare in toto il nipote sono pochi, e che sono meglio 250,00 € mese e prima potrà variare il piani d’azione.
Proviamo a pensare se il nipote decide di andare all’estero con un aggravio di circa 20.000,00 € il nonno 1 coprirebbe il 27% delle spese, mentre quello che no ha accantonati 250,00€ il 69%, per quest’ultimo aggiustare il tiro è molto più semplice.
Una buona strategia di investimento data da una buona pianificazione potrebbe portare più facilmente l’investitore ad ottenere i risultati sperati.
Un grande stratega ha il perché, ma a mettere a terra il perché ci pensa chi la strategia la elabora, ecco perché si possono avere obiettivi grandi, ma senza chi ci aiuta a metterli in atto resteranno solo desideri, ecco l’utilità di un consulente.
Prendere la strategia elaborarla, aggiungere la tattica e puntare al risultato.
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