Mercoledì 05 febbraio 2020 nella splendida location del ristorante “2 Lanterne” di Induno Olona si è svolto l‘incontro dal titolo “Ritorno al futuro”.
Dopo aver illustrato le novità della campagna “UN ANNO DA OSCAR”, che caratterizzerà tutto il 2020 con una serie di appuntamenti in cui si parlerà di finanza, si è entrati nel vivo della serata.
Per prima cosa una scena del film che dà il titolo alla serata, che ci porta ad una riflessione:
quello che si ipotizzava nel 1985 anno del film, cioè di alimentare la gloriosa DeLorean con bucce di banana, birra e rifiuti vari, era considerato futuristico, invece ormai possiamo considerarlo realtà, infatti si sta testando il Bio–carburante derivato dai rifiuti.
Siamo poi entrati nel viaggio virtuale, che si svolgerà in due serate, tra il 2010 ed il 2030 da dove siamo partiti, dove siamo e dove andremo.
Abbiamo iniziato con l’analizzare cosa è successo nell’ultimo decennio grazie ad un breve filmato, si è constatato che sono successe tantissime cose, ma che facciamo fatica a ricordarle tutte.
Negli avvenimenti dell‘ultimo decennio hanno avuto un ruolo fondamentale uomini e fatti che più di altri hanno contribuito a ciò che è successo, ne abbiamo evidenziati quattro, due uomini e due eventi, Draghi, Monti, la Brexit e la guerra dei dazi tra Cina e USA.
E’ importante in un viaggio capire dove si era quando si è partiti, perciò rivedere le immagini e cosa è successo nel 2008,cioè crisi dei mutui SubPrime, ci ha aiutato a dare una base di partenza per l’analisi del periodo 2010/2020.
Il secondo concetto che si è voluto evidenziare è la logica macroeconomica che ha contraddistinto le politiche delle banche centrali per sostenere l’economia e le manovre che ancora si stanno mettendo in atto per dare ulteriore spinta ad economia e mercati.
Si è poi affrontato un argomento molto attuale, il Corona Virus.
Non mettendole in discussione, ma partendo dalle implicazioni sanitarie ed emotive, si è voluto fare un parallelismo tra queste e quelle economiche per capire come le altre pandemie simili a questa che abbiamo vissuto anche nello scorso decennio, abbiano influito sui mercati finanziari.
Sfruttando questa analisi è stato evidenziato come i mercati siano saliti nell’ultimo decennio malgrado 32 possibili momenti di panico dovuti sia a pandemie che ad altri eventi politici e non solo.
La riflessione successiva ci ha portato ad analizzare una ricerca “Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, 2019” che ha evidenziato che dal 2009 ad oggi gli italiani hanno aumentato la richiesta di sicurezza investendo in titoli di stato, malgrado questi ultimi abbiano in Europa per la maggior parte rendimenti negativi.
Nel proseguire la nostra analisi ci siamo chiesti perchè gli italiani continuano ad evitare i mercati finanziari.
Da un’indagine IPSOS si è scoperto che gli italiani possono vantare un altro primato, cioè che hanno una percezione della realtà sbagliata, questo li porta ad avere paura e perciò ad investire solo in strumenti che ritengono “sicuri”.
Anche in sala, alcune domande poste ai presenti hanno evidenziato come la percezione di eventi, anche non di natura economica, ad esempio numero di mussulmani ogni 100 persone o ragazzi colpiti da diabete tra i 20 e i 29 anni ed altro, sia maggiore di quanto effettivamente in realtà, infatti le risposte discordavano dai dati statistici.
Le notizie ci portano ad avere una visione del mondo diversa da quello che i dati evidenziano, e in finanza questo si trasforma, come abbiamo visto, in ricerca di sicurezza.
Non potevamo poi non parlare del debito pubblico italiano, grazie al video di un “esperto” (Enrico Brignano), che con la sua caratteristica simpatia ci ha ricordato il nostro debito. Partendo dalle considerazioni del filmato ho voluto evidenziare come gli italiani hanno una ricchezza individuale pari al debito pubblico, peccato che spesso sia rappresentata da soluzioni “illiquide” come gli immobili, questo perchè la nostra scarsa conoscenza di finanza ci tiene lontano dagli investimenti mobiliari, quindi gli altri europei, malgrado abbiano meno patrimonio abbiano avuto una rivalutazione maggiore dello stesso.
Prima di cominciare la proiezione nel futuro abbiamo analizzato le variabili che portano alla recessione, visto che oggi se ne fa un gran parlare.
Al momento gli indicatori macroeconomici tipici delle recessioni non sono così marcati da far pensare ad una imminente correzione dei mercati.
Infine siamo finalmente giunti a parlare del futuroanalizzando innanzi tutto il più prossimo, partendo dagli indicatori sulle aspettative del 2020.
I parametri analizzati sono PIL, inflazione e tassi. I dati ci indiano una crescita del Pil mondiale intorno al 3%,l’inflazione bassa e tassi che, visto il momento economico, non cresceranno e resteranno perciò contenuti.
I dati degli indicatori dovrebbero sostenere una crescita nel 2020 al netto del Corona Virus, che dovrebbe secondo gli economisti erodere un punto del PIL Cinese.
Ultimo argomento l’accenno ai punti fermi e alle aspettative per il decennio 2020/2030.
L’analisi dei trend e le conseguenze sugli investimenti saranno argomento del prossimo incontro del 4 marzo 2020, a cui non si può mancare.