“Se venite per avere la conferma della vostra diagnosi su google, rivolgetevi prima ad un altro esperto Yahoo”
Questo cartello trovato fuori da uno studio medico mi ha fatto prima sorridere e poi riflettere.
Una volta entrato dal medico abbiamo chiacchierato sul cartello e la sua risposta è stata
“ Se si tratta di un dolorino o cose di questo genere vengono già con anche il nome del farmaco, quando però faccio fare gli esami per il dolorino sparisce Google ed anche il farmaco, la percezione che possa essere qualcosa di più serio li spaventa”.
Questa condizione può essere definita come “percezione del rischio” che attiva i recettori del cervello rettile che, come formulato da Paul MacLean nella sua teoria dei tre cervelli, ci mette in guardia dai rischi aumentando la nostra attenzione.
Google che sino ad un momento prima sembrava la panacea di tutti i mali, sparisce dalla nostra vista ed il medico che doveva essere il mero compilatore di ricette, diventa centrale. La sua conoscenza del paziente e delle dinamiche può essere la soluzione.
Un parallelismo con il consulente finanziario mi viene spontanea, figura spesso denominata ” medico del risparmio”.
Come i medici anche i consulenti finanziari devono tenere conto di Google e motori di ricerca vari, e spesso trovano clienti scottati dal famoso e diffuso “fai da te”.
Cosa manca ai consulenti rispetto ai medici? Gli esami. Gli investitori non hanno la percezione, anche per la scarsa cultura finanziaria, che un esame approfondito della loro situazione possa ridurre in maniera importante il rischio, non soltanto di perdere soldi, ma quello ben più grave di non raggiungere i propri obiettivi.
Arrivare all’età della pensione, ad esempio, e non avere pianificato l’integrazione alla previdenza pubblica, può risultare drammatico per chi ne è vittima.
Si può fare una pianificazione con un motore di ricerca? Certamente si, ma c’è un rischio importante: il nostro sistema limbico, cioè il nostro cervello emotivo, il secondo cervello di MacLean.
Vi è mai capitato di avere una convinzione e vedendo un TG sentiate solo notizie che fortificano le vostre idee? A me si. Il fatto è che per natura sentiamo o percepiamo solo ciò che ci permette di cementare le nostre convinzioni e quindi di portarle avanti con forza.
Se ascoltassimo con maggiore attenzione, o meglio ancora ci confrontassimo con altre persone, potremmo migliorare la nostra percezione e quindi trovare eventuali errori o anche semplici migliorie alle nostre idee.
Nel caso di un motore di ricerca, questo restituisce solo quello che gli viene chiesto senza le fondamentali domande di controllo che servono a dare il giusto focus alle cose, vale quanto una anamnesi fatta su Google o Yahoo senza l’ausilio del medico.
Per fare una corretta pianificazione bisognerebbe usare il terzo cervello quello razionale, che MacLean chiama neo-corteccia.
Specialmente per chi è già stato investitore e ha avuto gioie o dolori, la pianificazione fatta da una terza persona può evitare che le emozioni ci portino a fare errori comportamentali.
Purtroppo spesso ci accorgiamo degli errori a posteriori, ma potrebbe essere tardi.
La prima cosa per non fare errori è pianificare. In allegato un piccolo schema per cominciare.
Questo è solo l’inizio. Non esitare a contattarmi se vuoi approfondire la tua pianificazione.