Come ho già detto nel Sorso del 10 di agosto, arrivati al giro di boa dell’anno, si pensa a come programmare gli ultimi mesi che ci porteranno alla fine del 2019 e per fare questo non bisogna dimenticarsi di quello che è accaduto fino a qui. Dopo la flessione dei mercati di fine 2018 , la ripresa è stata eccezionale, al di là di ogni previsione.
La spinta è arrivata da economie globali in crescita, anche se poi non sono mancati degli scossoni, sia internazionali che di casa nostra, portati dai soliti “venti di instabilità” che ormai conosciamo bene: “dazi, brexit, spread, flat tax” e chi più ne ha ………. Ma chi deve investire i propri risparmi, prima di prendere una decisone, può fare previsioni riguardo a questi eventi, tenere conto di tutte le variabili, e fare scelte razionali e coerenti ? Difficile ! Dopo tre anni e qualche governo saltato la brexit è ancora in alto mare. Cina e USA se le danno di santa ragione a colpi di dazi e valute. Il governo italiano che rischiava di cadere un giorno si e l’altro pure , nel frattempo è caduto, aprendo una crisi politica complicata e in Europa c’è un governo insediato da poche settimane che ancora sta discutendo con i vari stati membri per deciderne i rappresentanti. Per non parlare dei vari conflitti internazionali e di un “matto” che ogni tanto spara qualche missile nel mare giapponese per divertimento. Mi torna in mente l’immagine un po’ macabra che vi ho inviato qualche settimana fa, della maga che cerca di leggere la palla di cristallo. Se dovessimo interpretare tutto quello che ci accade intorno prima di decidere non faremmo più nulla. Anche il mondo degli investimenti non è immune a tutto questo, la dimostrazione ci viene dai tanti miliardi (circa 1500) di €uro depositati sui conti degli italiani che ancora non hanno trovato una collocazione stabile. La soluzione contro le incertezze , senza cercare ricette innovative e veggenti , ci viene da un unico termine che in finanza è fondamentale, cioè “Diversificazione”. Attenzione, diversificare non significa “un po’di tutto a casaccio”. Un po’ di tutto va bene, ma per soddisfare esigenze diverse. Perché Risparmio ? I motivi per risparmiare, ossia per sottrarre una parte del reddito al consumo, sono riconducibili all’investimento per aumentare il proprio reddito, all’accumulazione per trasmettere un’eredità e all’incertezza che sollecita la costituzione di una riserva da utilizzare in caso di necessità. E’ evidente che queste tre motivazioni abbiano tempistiche diverse di realizzo. Di conseguenza anche lo strumento che dovremo utilizzare dovrà essere diverso. E anche il risultato finale sarà sicuramente diverso. Perciò non preoccupiamoci se “venti instabili e turbolenti ” attraversano il nostro quotidiano, tanto non possiamo ne prevederli, ne combatterli. Ma possiamo prepararci affinché i loro effetti non incidano sulle nostre scelte finanziarie e quindi sui nostri progetti presenti e futuri, attraverso strategie e metodi che ci consentano di organizzare e pianificare il nostro oggi e il nostro domani.